Una storia quella di Aspromonte Geopark iniziata oltre mezzo miliardo di anni fa, quando ancora l’Italia non c’era, prima ancora che Pangea si separasse e nascesse Tetide, quando cioè, ai margini settentrionali del super continente Gondwana in piena Era Paleozoica si formano numerosi sedimenti che sarebbero stati l’origine più antica delle odierne rocce che formano oggi il nostro Aspromonte. La prima Orogenesi, delle tre che interessano l’Aspromonte avviene tra 350 e 250 milioni di anni fa, quella Ercinica, nel Triassico. Poco dopo, circa 228 milioni di anni fa, si comincia a vedere il blocco Sardo-Corso e l’Arco Calabro Peloritano attaccati al continente europeo. L’Adria, dove poi risiederà parte del territorio italiano, attaccata tra Europa ed Asia, la Sicilia invece al continente africano, dunque i due supercontinenti, Gondwana ed Eurasia, secondo la teoria della deriva dei continenti cominciano ad allontanarsi, le zone italiane appenniniche erano semisommerse dal mare con rilievi visibili solo della Toscana e della Sardegna, erano zone pianeggianti e paludose lambite dalle maree. L’Aspromonte comincia a staccarsi, nel periodo Giurassico medio, tra 180 e 150 milioni di anni fa, quando cioè l’Africa si separa dall’America causando una serie di trasformazioni che riguardano anche la successiva area Mediterranea, è la nascita dell’Oceano Atlantico e dell’Oceano Ligure Piemontese, l’Africa comincia il suo movimento rotatorio antiorario chiudendo l’Oceano della Tetide ed aprendo una nuova fase tettonica che spinge Adria verso Europa, chiude l’Oceano Ligure Piemontese e prepara a quella che tra 50 e 100 milioni di anni fa viene chiamata Orogenesi Alpina. Questa seconda importante Orogenesi inizia un processo tra il Mesozoico ed il Cenozoico, formando la Catena Alpina che contiene l’Arco Calabro Peloritano, intorno ai 55 milioni di anni fa, in pieno Eocene tutto è in movimento. In “soli” 20 milioni di anni avviene una terza Orogenesi, quella Appenninica e tra i 30 e i 10 milioni di anni fa comincia la profonda migrazione-rotazione su di un perno che sarà il Golfo Ligure che porta il blocco Sardo-Corso quasi nella posizione attuale e forma interamente la catena Appenninica. L’Arco Calabro e dunque l’Aspromonte vengono spinti a cavallo degli Appennini incastrati tra quella che è definita, linea di San Gineto a nord e linea di Taormina a sud. Tra i 5 e i 6 milioni di anni fa, nel Miocene superiore, avviene la glaciazione. Tra 2 e 1,5 milioni di anni fa rapidi e sensibili sollevamenti tettonici, tuttora in corso, sollevano l’Arco Calabro Peloritano donandogli significative caratteristiche e particolari unicità per via della sua posizione centrale nel mare Mediterraneo, connotazione importantissima della montagna Alpina più a sud d’Europa.