E’ definitivamente una delle zone più affascinanti e mistiche dell’intero Aspromonte. Le Valli delle grandi Pietre sono in verità il crinale tra la fiumara Careri e la fiumara Bonamico. Qui vento e acqua hanno formato e lavato lo strato di conglomerato un tempo contiguo che copre quest’aria trasformandola in un paesaggio unico nel suo genere con numerosi e giganteschi monoliti il cui indiscutibilmente più appariscente e imponente è Pietra Cappa, il monolite più grande d’Europa, geosito di rilevanza internazionale e simbolo dell’Aspromonte Geopark. Attira inevitabilmente lo sguardo di chiunque e da tutti i lati con la sua forma che somiglia a un enorme panettone oppure una tazza rovesciata che domina il paesaggio circostante. Sembra emanare una strana energia alla quale viene difficile sottrarsi e per secoli la zona con le sue rocce era luogo di rifugio, di preghiera e di meditazione. Avvicinandosi sembra di scorgere varie facce e figure sulla roccia. E sono numerose le leggende che vengono tramandate da generazione in generazione.
Al centro di ogni qualsiasi escursione sta definitivamente il periplo di Pietra Cappa che permette non solo di vedere le rocce da vicino e di toccarle con le mani ma addirittura di quasi addentrarsi in questo gigante che occupa 4 ettari e supera i 100 metri di altezza per vivere tutto il suo fascino sulla propria pelle.
L’escursione più classica parte dal paesino Natile Vecchio e permette di visitare anche la cima di Pietra Tonda che offre dei panorami meravigliosi sia su Pietra Cappa che sul paesino appena lasciato alle spalle e sull’intera vallata fino al mare, e le Rocce di San Pietro con l’asceterio che offrì rifugio ai monaci basiliani durante il periodo bizantino. (Tempo di percorrenza: ca. 5 ore, dislivello: 420 m)
L’escursione può essere accorciata partendo direttamente da località Scaru per evitare il caldo d’estate e limitandosi al semplice perimetro di Pietra Cappa. (Tempo di percorrenza: ca. 2 ore, dislivello: ca. 100 m)
Da Pietra Lunga sopra San Luca Pietra Cappa è raggiungibile tramite un percorso quasi completamente all’ombra e quindi molto piacevole d’estate. Nella lecceta e facile incontrare sia cinghiali che maiali neri allo stato brado e il casello San Giorgio in mezzo a un castagneto con alcuni esemplari centenari invita con la sua fontana di acqua limpida e fresca a una sosta e un delizioso pranzo al sacco. E’ possibile integrare l’escursione con la visita alla vicina ed incantevole cascata di Pietra Cappa, dalla gente locale chiamata “u skicciu du rimitu”, un geosito finora non censito. All’interno del tratto di roccia scavato da millenni, che mostra un antro molto aperto si respira una aria quasi terapica e proprio la caratteristica forma sembra produrre suoni quasi ritmici che chiaramente derivano dal fragore delle acque. L’energia sprigionata dalle acque diventa una vera tentazione e nel periodo estivo sarà impossibile non fare il bagno. (Tempo di percorrenza: 4,5 ore, dislivello: ca. 300 m)