Monte Antenna non è soltanto uno degli otto geositi di rilevanza internazionale dell’Aspromonte Geopark per le sue miloniti, ma è anche un eccellente punto panoramico: da un lato lo sguardo abbraccia la vallata della fiumara Bonamico con alcuni dei monoliti delle Valli delle Grandi Pietre e la costa Ionica da punta Stilo fino a Capo Spartivento. Da qui è ben visibile la frana Costantino che all’inizio del 1973 sbarrò la sottostante valle e diede così vita al lago Costantino. Dall’altro lato invece lo sguardo spazia dai crinali di monte Acatti, allo Scalone di Ferraina e da Puntone Galera a Monte Perre e Serro Drago. Ma oltre le meraviglie paesaggistiche sono le miloniti ad attirare l’attenzione, testimoni delle enormi forze che le rocce hanno subito quando le due unità geologiche inferiori dell’Aspromonte si sono accavallate una sopra l’altra, e che l’occhio esperto in questa zona riesce a trovare quasi ovunque. E’ difficile dire se il loro fascino è causato dalla loro estetica e la filigrana stratificazione oppure se è il film che parte irresistibilmente nella testa e dimostra rocce nell’interno della terra che vengono pressate e tirate fino a raggiungere il loro aspetto finale e fino ad affiorare in superficie. E poi si presenta anche la domanda sulla rumorosità di tale processo e al film si cominciano ad aggiungere i suoni, e in mezzo a una grandiosa natura veramente mozzafiato comincia un viaggio mentale nell’interno della crosta terrestre. E’ d’obbligo la visita al vicino santuario di Polsi, indiscusso centro spirituale dell’Aspromonte con la sua storia millenaria. E addiritura lì, nel muro di fronte alla porta principale della chiesa si possono trovare delle miloniti. (Tempo di percorrenza: 4 ore, Dislivello: 300m