E’ difficile descrivere il fascino che emana la zona dell’ex lago Costantino a chi non l’ha vissuto sulla propria pelle! Sarà perché si tratta di una delle zone più primordiali e selvaggi dell’Aspromonte, estremamente impervia, senza né strade né mulattiere e con una quasi totale assenza dell’uomo, in cui l’alveo della fiumara Bonamico è praticamente l’unica via d’accesso e dove regna sovrano e in maniera indisturbata una grandiosa natura. Oppure sarà l’idea di essere testimoni di processi geomorfologici di un passato recente e talmente forti da aver causato la nascita, la vita e la morte di un lago. E tuttora, la suggestione del luogo ci permette chiudendo gli occhi, di avere quasi la superficie dell’acqua liscia a specchio, color smeraldo di fronte. E poi, essendosi trattato di un lago effimero e persistendo senza dubbio la fragilità geologica del territorio, non c’è scritto da nessuna parte che il versante non possa franare di nuovo, che la frana non possa sbarrare di nuovo la vallata e che non ci possa essere un nuovo lago Costantino con una superficie di 320.000 m2 e un volume di 5 milioni di m3 d’acqua. Basta chiudere gli occhi e sognare!
L’ex lago Costantino è raggiungibile da San Luca percorrendo l’alveo della fiumara Bonamico e quindi godendosi proprio la sensazione di seguire la via dell’acqua al contrario facendo qualche guado che può necessitare anche di togliersi gli scarponi. Per il ritorno seguiremo una traccia a metà costone che ci stupirà con dei begli scorci sulla fiumara. Al ritorno a San Luca rimane sempre tempo per una visita alla casa natale dello scrittore Corrado Alvaro e un caffè con due chiacchiere al bar. (Tempo di percorrenza: ca. 4,5 ore, dislivello: ca. 300 m)
Partendo da Polsi invece si raggiunge l’ex lago attraversando il bosco della Mancusa, la lecceta vetusta più bella dell’intero Aspromonte. In questo scenario da fiaba troveremo delle miloniti e i marmi tipici dell’unità di Polsi. Dopo la discesa alla fiumara che regala dei bellissimi panorami sulla vallata del Bonamico si percorre l’ultimo pezzo dentro l’alveo. Al ritorno non può mancare la visita al centro spirituale dell’Aspromonte, il santuario di Polsi. (Tempo di percorrenza: ca. 6,5 ore, dislivello: ca. 500 m)